Programma volontario in Europa

La consapevolezza e la definizione di strategie di mitigazione degli impatti ambientali da parte delle organizzazioni pubbliche e private sono cruciali per la riduzione del cambiamento climatico e la promozione dello sviluppo sostenibile. In questa direzione, diversi governi stanno introducendo o hanno introdotto programmi di reporting delle emissioni, dal carattere volontario o, in alcuni casi obbligatorio.

A partire dal 1990, sono nate diverse metodologie di calcolo e reporting delle emissioni climalteranti e al contempo, è aumentata la richiesta di questo tipo di informazioni da parte di stakeholders di vario genere, quali ad esempio governi, consumatori, ricercatori, soggeti finanziatori, etc. Sono inoltre nati programmi volontari promossi da organizzazioni non governative, associazioni di categoria, etc. (Sources: WRI/WBG[1], OECD/CDSB[2])

A livello europeo, al di là di quanto reso obbligatorio dal Sistema Europeo di scambio delle quote emissive (EU ETS), i più evidenti progressi in merito al calcolo e al reporting delle emissioni si possono osservare in Francia e nel Regno Unito. Per quanto riguarda i paesi coinvolti nel progetto Clim’Foot, solo l’Italia ha esperienza sul tema, con iniziative volontarie riguardanti il settore privato.

Alla luce di ciò, il progetto LIFE Clim’Foot intende sviluppare programmi volontari allo scopo di supportare le organizzazioni pubbliche e private nel calcolo e/o riduzione della loro carbon footprint.

Promuovere la trasferibilità e la replicabilità delle attività sviluppate dal progetto LIFE Clim'Foot per promuovere politiche per la riduzione della gas climalteranti  è uno degli obiettivi principali del progetto. E' stato quindi sviluppatoo un rapporto "Studio sul potenziale di replicabilità e trasferibilità del Progetto Clim'Foot", che da una panoramica del progetto LIFE Clim'Foot, concentrandosi sulle lezioni apprese per lo sviluppo:
  • delle banche dati nazionali, 
  • dello strumento Bilan Carbone® per il calcolo dell'impronta di carbonio delle organizzazioni (CFO) con fattori di emissione specifici per paese,
  • ldei programmi volontari per il calcolo del CFO e le relative azioni di mitigazione,
  • di corsi di formazione per gli utenti finali.

La replicabilità e la sostenibilità sono state analizzate nei paesi del Consorzio (Italia, Ungheria, Grecia, Croazia e Francia) e oltre. Ai fini della trasferibilità, sono state esaminate analogie e differenze tra l'approccio all'impatto ambientale dell'organizzazione (OEF) e gli approcci CFO insieme al potenziale di trasferibilità delle banche dati nazionali sviluppate nell'ambito del progetto LIFE Clim'Foot. Il rapporto è scaricabile da questa pagina


Inoltre il Consorzio ha analizzato la valutazione socio-economica delle azioni del progetto Clim'foot che ha portato a risultati interessanti, che sono riassunte nel breve abstract scaricabile da questa pagina.

 

Vedi la prossima pagina sui programmi di volontariato nel progetto Clim'Foot.

 


 

 

[1] World Resources Institute/World Bank Group (2015), Guide for designing mandatory greenhouse gas  reporting programs and World Resources Institute (2013), Designing greenhouse gas reporting systems: Learning from existing programs

[2] OECD/CDSB (2015), Climate change disclosure in G20 countries

Studio su replicabilità/transferibilita e soommatio aspetti socio/economici